Favuriti, la Calabria che resiste e rinasce: il sogno civile di Nino De Masi
- pmopenlab
- 10 lug
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Una Calabria che si racconta con voce alta, non più sommessa. Una regione che smette di piegarsi all’ombra dell’isolamento e del compromesso, per abbracciare la luce dell’impresa etica, della cultura e della rinascita sociale. Questo è Favuriti, il progetto ideato e voluto da Nino De Masi, imprenditore calabrese simbolo di legalità e coraggio civile.
Nel cuore della zona industriale di Gioia Tauro, si è svolta una giornata intensa di riflessioni, testimonianze e visioni di futuro. Un evento che ha messo al centro identità, eccellenze, innovazione e giustizia sociale, con l’ambizione – concreta – di cambiare la narrazione della Calabria.
Un’iniziativa che nasce, come ha spiegato lo stesso De Masi, “dal bisogno di costruire connessioni autentiche tra chi fa impresa con etica, chi innova, chi resiste, chi educa, chi amministra”. Un progetto pensato non per sé, ma per i giovani, affinché possano “dire con orgoglio ‘Viva la Calabria’, e non più a bassa voce”.
Nel corso della giornata – moderata dal giornalista Pietro Comito – si sono alternati imprenditori, attivisti, scrittori, rappresentanti istituzionali, magistrati e docenti, offrendo uno spaccato vitale di una Calabria che lotta, crea, innova e sogna. Un parterre che ha visto intervenire tra gli altri: Gennaro De Rosa (Musica contro le Mafie), Vincenzo Linarello (GOEL), Stefano Caccavari (Mulinum), Nancy Cassalia, Giusy Staropoli, e ancora i procuratori Camillo Falvo e Stefano Musolino, e il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.
Occhiuto, toccato anche da vicende giudiziarie personali, ha voluto ribadire il senso delle istituzioni e il dovere di sostenere il lavoro della magistratura, sottolineando il valore dell’esempio di De Masi: “La ‘ndrangheta isola chi denuncia. Ma Nino De Masi non si è piegato. Ha dimostrato che lo Stato può vincere. Che la Calabria non è condannata alla rassegnazione”.
Proprio questo è il cuore di Favuriti: rompere la narrazione tossica che descrive la Calabria come terra dove lo Stato perde sempre. Invece no. De Masi ha mostrato che la legalità può essere un progetto d’impresa, e che la resistenza alla criminalità organizzata può e deve diventare normalità istituzionale.
Il confronto serale, intitolato “Oltre gli inferi”, è stato il punto più alto e simbolico dell’intera giornata. È lì che si è percepita, viva, l’urgenza di una rinascita collettiva. “Non voglio essere chiamato eroe – ha detto De Masi – voglio solo poter fare il mio lavoro. E sogno una Calabria dove nessuno debba essere definito eroe per aver fatto semplicemente il proprio dovere”.
Parole semplici e potenti, che hanno smosso il pubblico e suggellato il senso profondo di Favuriti: un manifesto civile per una Calabria che non vuole più restare spettatrice del cambiamento, ma protagonista attiva della sua stessa rinascita.
La giornata si è conclusa con l’esibizione acustica del cantautore EMAN, che ha portato in musica lo spirito del progetto: una Calabria coraggiosa, che crede ancora nella bellezza del suo futuro.
Favuriti, realizzato con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission, è molto più di un evento: è un seme piantato nella terra difficile del Sud, dove oggi, come ha detto De Masi, “la luce comincia a squarciare l’oscurità”.
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